Diritto di Famiglia

• Separazione consensuale e giudiziale
• Divorzio congiunto e giudiziale
• Divorzi all’Estero;
• Modificazione dei provvedimenti relativi alla separazione o emessi in sede di divorzio
• Ordini di protezione contro gli abusi familiari
• Donazioni fra coniugi e ai figli
• Donazione con riserva di usufrutto
• Revoca donazioni
• Forme di testamento olografo pubblico segreto
• Accettazione eredità
• Azioni giudiziarie a tutela erede legittimo

Giurisprudenza: alcune sentenze riguardanti il diritto di Famiglia

Mantenimento ex coniuge ed ex avvocato - Suprema Corte di Cassazione Sentenza n. 1162 del 18/01/2017
La Suprema corte di Cassazione, con la sentenza che di seguito si riporta ha esaminato un particolare caso riguardante l’assegno di mantenimento di una donna (ex avvocato) che ha messo da parte la toga per curare gli interessi del marito. Questa sentenza è particolarmente interessante anche ribadisce un importante concetto relativo al rapporto di connessione esistente tra l’assegno di mantenimento e la durata del matrimonio. Secondo i giudici di Piazza Cavour, infatti, “la breve durata del matrimonio può rilevare solo ed eventualmente ai fini della qualificazione in concreto dell’assegno di mantenimento, mentre essa non assume nessuna efficacia preclusiva del diritto all’assegno di mantenimento ove sussistono gli elementi costitutivi dello stesso“. Nel caso di specie, gli ermellini hanno dato ragione alla donna mantenendo l’assegno di €.1000,00 euro mensili anche se il matrimonio è durato per soli due anni. Leggi il testo della Sentenza n. 1162-2017
Rapporto “simbiotico” con la madre: il figlio va col padre - Suprema Corte di Cassazione Sentenza n. 23324/2016
La VI sezione civile della Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 23324 del 2016, depositata il 16 novembre, ha affermato che se il figlio ha un rapporto troppo stretto con la madre si dispone il collocamento prevalente presso il padre per un corretto ed equilibrato sviluppo della crescita del bambino.
Gli ermellini hanno confermato la sentenza della Corte territoriale, rigettando il ricorso presentato dalla donna che, appunto, collocava il figlio minore presso il padre, nonostante il bambino avesse espresso senza alcuna esitazione il desiderio di continuare a vivere con la madre.
Presupposto della decisione è quello di ristabilire un equilibrio tra i rapporti che il figlio ha con entrambi i genitori, allentando il rapporto “simbiotico” che ha con la madre ed intensificando quello col padre al fine di garantirne il suo equilibrato sviluppo. Leggi il testo della sentenza n. 23324 del 2016

Diritto Minorile

• Responsabilità genitoriale
• Figli legittimi e naturali
• Riconoscimento figli naturali
• Affidamento e collocamento dei minori
• Dichiarazione giudiziale di paternità e maternità
• Disconoscimento di paternità;
• Tutela del minore e limitazione e/o decadenza potestà genitoriale
• Tutela e curatela
• Amministratore di sostegno
• Sottrazione internazionale di minore;

Studio Legale Senatore
L’esperienza, la professionalità e la passione per il lavoro, sono gli aspetti che caratterizzano Alessandro Senatore. Sempre disposto all’ascolto, fautore della mediazione come pratica efficace per la soluzione dei conflitti, sostenitore dell’arbitrato quale valido e rapido strumento per la risoluzione delle controversie, in ogni caso, fortemente determinato nell’affrontare i conflitti che gli vengono sottoposti, ha come principale obiettivo l’interesse dei propri assistiti.

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